È una storia che pochissimi conoscono, quella di Francesca Cabrini: la vita della protettrice degli emigrati viene raccontata nell’omonimo film di Alejandro Monteverde. A interpretare la Santa è una convincente Cristiana Dell’Anna, la Patrizia Santore della serie Gomorra.
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Il regista di Sound of Freedom conduce negli Stati Uniti di inizio ’900, dove oltre due milioni di italiani emigravano in cerca fortuna. Qui venivano trattati come gli ultimi scarti della società, compresi i bambini. Cabrini, grazie alla sua forza di volontà e al coraggio, fonda prima in America, e poi nel mondo, orfanotrofi, ospedali e scuole per gli emarginati. Il film esce nelle sale dal 13, 14 e 15 ottobre (negli Stati Uniti ha incassato oltre 20 milioni di dollari).
Francesca Cabrini: la trama del film
Tra il 1889 e il 1910 emigrano negli Stati Uniti oltre due milioni di italiani. Sono poveri e spesso analfabeti. Gli americani li considerano di intelligenza inferiori e adatti ai lavori umili. A Codogno, il Lombardia, la suora Francesca Cabrini (Cristiana Dell’Anna) e il suo gruppo di missionarie, gestisce un orfanotrofio. Ma sogna in grande: vuole creare una rete di assistenza mondiale, partendo dalla Cina. Papa Leone XIII (Giancarlo Giannini) la riceve in Vaticano per ascoltarla. Dopo che il suo progetto è stato respinto undici volte, il Santo Padre le propone di recarsi a New York per aiutare gli italiani emigrati.
Dall’Italia parte, insieme ad altre missionarie, per la Grande Mela. Ma incontra una serie di ostacoli. Uno su tutti, l’arcivescovo della città (David Morse) che non crede in lei e non vuole concederle fondi per aiutare uomini, donne e bambini italiani: vengono considerati topi, non esseri umani. Ma Cabrini non si dà per vinta, nonostante la salute precaria. Tira fuori dalle fogne i bambini e cerca di dare loro una speranza. Come fa con la giovane Vittoria (Romana Maggiora Vergano), una prostituta che riesce a togliere dalla strada. Il suo obiettivo è costruire un impero di speranza.
Cristiana Dell’Anna in “Francesca Cabrini”. (Courtesy ufficio stampa)
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La perseveranza e il sogno di Cabrini
La suora cerca in tutti i modi di parlare con il Sindaco di New York (John Litgov), incontra un giornalista del New York Times a cui mostra la realtà drammatica del quartiere di Five Points. “New York è costruita sui cadaveri e sulle ossa degli immigrati”, scriverà il reporter. Cabrini cerca di guarire le ferite di questi bambini infondendo loro amore e dignità. Non si ferma, lotta come una femminista ante litteram, e fonda un orfanotrofio. I bambini da accogliere aumentano a vista d’occhio ei posti letto non bastano.
Si trasferisce con le suore e i suoi “figli” in campagna, in una dimora ben più grande, dove però manca l’acqua. C’è solo quella del fiume vicino. Senza lamentarsi scava anche con le proprie mani in cerca d’acqua per un pozzo. Ha bisogno di fondi dagli americani per proseguire la sua missione. Viene anche arrestata per un festival di italiani che organizza in città. Ma non si ferma. Ottiene un prestito per restaurare un edificio e farne un ospedale con 400 posti per tutti gli immigrati.
Federico Ielapi e Cristiana Dell’Anna. (Courtesy ufficio stampa)
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La storia vera di Francesca Cabrini
Francesca Cabrini diventa una delle donne più influenti della sua epoca. Fonda l’ospedale Columbus, uno dei migliori di New York per immigrati di ogni provenienza. E questo è solo il primo tassello del suo impero di speranza. Attraversa ripetutamente l’Oceano Atlantico, va a cavallo sulle Ande e le terre di Centro America, Brasile, Argentina, Europa e Stati Uniti in treno e persino a piedi, fondando 67 istituti tra scuole, ospedali e orfanotrofi. E arriva anche in Cina.
La sua attività è incessante fino alla morte, il 22 dicembre 1917 a Chicago, a 67 anni. Il 13 novembre 1938 viene proclamata Beata; il 7 luglio 1946 diventa Santa grazie a Papa Pio XII e l’8 settembre 1950 è dichiarata Celeste Patrona di tutti gli emigranti. È la prima cittadina degli Stati Uniti canonizzata dalla Chiesa Cattolica romana.
Giancarlo Giannini e Cristiana Dell’Anna (Courtesy ufficio stampa)
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Francesca Cabrini una femminista ante litteram
«Francesca Cabrini è la prima donna a fondare un ordine religioso. Tutte le sue scuole e gli orfanotrofi erano gestiti da donne – racconta Cristiana Dell’Anna – è un aspetto fondamentale: all’epoca si è opposta alle istituzioni e allo status quo cambiando la società. È riuscita a distruggere il pregiudizio. Francesca era una bambina che sognava la libertà di scegliere e realizza il suo sogno con il lavoro di missionaria».
«Attraverso la sua missione decide del proprio destino pur stando all’interno di un’organizzazione maschilista – prosegue l’attrice – Cabrini è una donna che si è messa sempre in gioco». L’operato della suora ha ispirato Madre Teresa di Calcutta.
Andrea Bocelli e la figlia Virginia cantano il brano Dare To Be
Virginia Bocelli (11 anni) dopo aver partecipato alla fiction Rai Doc – nelle tue mani, qui debutta al cinema nei panni della piccola Aria. Non solo. Insieme al padre Andrea Bocelli canta la canzone portante della colonna sonora, Dare To Be, un inno al potere della fede e della perseveranza, che su YouTube ha totalizzato oltre un milione visualizzazioni.
«Un brano che arriva al cuore e che parla del coraggio di essere sé stessi», dichiara Dell’Anna. Nel cast c’è anche il giovanissimo Federico Ielapi (Pinocchio).
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